IL FUTURO DEL DIRITTO ALLO STUDIO IN ITALIA ED IN EUROPA:
L’ANDISU ha deciso di organizzare una manifestazione internazionale avente a tema il futuro del diritto allo studio in Italia ed in Europa, con una finestra sulle principali esperienze dell’altra sponda del Mediterraneo. Una due giorni di dibattito e di confronto con tavole rotonde, tavoli tematici, dibattiti e un’inedita gara culinaria “Taste of Mediterranean Diet” rivolta agli studenti universitari europei e dell’intero bacino del Mare nostrum. Nel nostro Paese la riforma della Costituzione, a breve oggetto di una consultazione referendaria, ha classificato il diritto allo studio tra le materie di potestà legislativa concorrente (“promozione del diritto allo studio, anche universitario”), ponendo problemi inediti a tutto il sistema ad oggi vigente nel nostro Paese, che è ancora basato sul ruolo centrale delle Regioni con diversi modelli di governance. La riforma porterà ad una redistribuzione di compiti e funzioni, prefigurando una nuova stagione per tutti gli attori in campo: Stato centrale, Regioni, enti per il diritto allo studio, Università e studenti. Un anno, il 2016, ricco di novità: la riforma del calcolo dell’ISEE/ISPE ha prodotto nel contempo ordine e rigore nella selezione dei beneficiari ma anche una contrazione del numero delle domande presentate dagli studenti nonché degli idonei/vincitori dei diversi benefici a concorso; la riapertura del percorso di definizione dei LEP (Livelli Essenziali delle Prestazioni) riprenderà con una agenda e con un indice tutto da riscrivere; le questioni tecniche relative alla certificazione da inviare agli studenti; la questione del “merito”. Sono tutte problematiche la cui soluzione disegnerà un nuovo profilo del diritto allo studio in Italia. L’obiettivo dell’ANDISU è quello di essere soggetto propositivo e parte attiva di questo dibattito, di confrontarsi in maniera sempre più stretta con le altre realtà europee, di fare con esse fronte comune, di essere presente nei tavoli tecnici e nel dibattito nazionale su queste tematiche, portando l’esperienza di chi in questi ultimi anni ha gestito l’attuazione del diritto allo studio garantito dall’art. 34 della Costituzione.